XXV edizione
della Festa del Volontariato Sociale
Tratto dal Corriere delle Alpi di lunedì 12 settembre 2022
La "Madonna dell'inutile" portata a spalla dai sindaci
PEDAVENA
Da Facen al Casonetto portata a spalla da sindaci, volontari, rappresentanti della comunità civile e dei movimenti ecclesiali. La Madonna dell'inutile, la statua mariana realizzata dallo scultore padovano Giancarlo Frison accogliendo nel 1998 l'invito della comunità di Villa San Francesco a dare forma al tema educativo "Le grandi risorse dell'inutile", è ritornata in processione accompagnata da centinaia di persone. Non accadeva dal 2016.Undici tappe, tanti quanti sono i chilometri tra la Casa Emmaus di Facen e la cooperativa sociale Arcobaleno '86 del Casonetto, con altrettanti momenti di riflessione e preghiera e cambi di portantini. Riportando di attualità il messaggio di quella immagine mariana realizzata con scarti di fusione, corteccia di alberi sradicati da un uragano, un pezzo di scarpa: il valore profondo di quello che viene considerato socialmente inutile.Un messaggio raccolto innanzitutto dalle istituzioni locali: sono stati i sindaci, con la loro fascia tricolore, i primi a portare a spalla la statua mariana - un quintale il peso complessivo - nella prima tappa della processione, partita dalla Casa Emmaus, un tempo orfanotrofio dell'Opera don Orione.Nicola Castellaz, sindaco di Pedavena, con i colleghi Nicola Vieceli di San Gregorio nelle Alpi e Mario De Bon di Sospirolo e l'assessore Maurizio Zatta di Feltre, hanno sostenuto la pesante statua assieme ai volontari della comunità, percorrendo il primo ripido tratto della processione religiosa guidata da don Pierangelo Salviato, parroco di Cavaso e Possagno e vicario foraneo di Asolo.Ma prima, nel giardino di Casa Emmaus affacciato sulla vallata feltrina, è stato Aldo Bertelle a sottolineare il significato spirituale e simbolico della processione mariana. Oltre due ore di cammino, di preghiera, di condivisione dell'impegno di portare in spalla la statua, percorrendo lo spazio fisico che separa i due cuori della comunità diretta da Bertelle, Villa San Francesco e la cooperativa Arcobaleno.«I ragazzi della comunità sono passati per undici chilometri a bussare alle porte lungo il tragitto della Madonna», ha spiegato Bertelle, «soltanto per informare, per chiedere attenzione a centinaia di famiglie». Durante la processione la riflessione si è legata anche agli oggetti liturgici: stole sacerdotali e crocefissi. La prima stola indossata dal celebrante, ha sottolineato Bertelle, apparteneva a san Luigi Orione, onorando così il ricordo dell'orfanotrofio gestito a Facen dall'opera religiosa. Nel corso della processione sono stati cambiati più volte i crocefissi: il primo è stato quello donato da san Giovanni Paolo II quando era papa, un crocefisso polacco. Poi un crocefisso africano donato da Piergiorgio Da Rold di Insieme si può, e altri ancora. Ad aprire il cammino della processione è stata una croce lituana, della Collina delle Croci, donata alla comunità nel 2003. Nel tratto finale la riflessione si è concentrata su un crocefisso fortemente simbolico: «Un pezzo di legno con del filo spinato del Col di Lana», ha spiegato Bertelle, «dalle trincee della prima guerra mondiale».
Stefano De Barba
Tratto dal Corriere delle Alpi di lunedì 19 settembre 2022
FELTRE
Potere alla fantasia. Tre giorni di festa del volontariato, alla Cooperativa Arcobaleno e alla Comunità Villa San Francesco ed è successo di tutto. Gianni Pasa, presidente del Rotary di Feltre, ha inaugurato il Parco dei piccoli frutti e insieme agli ospiti ha raccolto i lamponi. Ben 700 le piante messe a dimora, con la prospettiva - come annuncia il direttore Aldo Bertelle - di creare nuovi posti di lavoro. L'avvocato Enrico Gaz rilancia il Fondo di investimento educativo; il tema dell'anno sarà "Alla ricerca di parole smarrite". Il Fondo, come ha spiegato Gaz, è riuscito a compiere un miracolo: ha permesso l'assunzione di 2 giovani in attività lavorativa e il sostegno scolastico di altri. Fatti concreti, dunque, non filosofia dell'integrazione dei fragili.Il frescante Vico Calabrò, insieme ai ragazzi ha cominciato a dipingere di fiori le pareti della cooperativa. Ieri mattina il ministro Federico D'incà, insieme ai sindaci di Feltre, Sovramonte, San Donà di Piave e ad assessori di altri Comuni, tra i quali Dal Pont di Belluno, hanno consegnato la "Stella dell'Arcobaleno" a 10 Giusti del Mondo. Fiore De Bortoli, di Aune, è uno di questi (da alpino ha portato un pugno di terra di Nicolaevka). E poi Gino e Giovanna Lorenzon, di Montebelluna, sr Gabriella Bottani, nipote della martire del Mozambico, sr Maria de Coppi, Agnese Ciulla di Palermo, Nazzareno Moroni di Avezzano, Maria Letizia Gaudenzi di Pisa, Lucia Zampieri di Verona, Maria Giulia Cotini di Narni, Arnoldo Mosca Mondadori di Milano, Lucia Bellaspiga di Milano, San Luigi Orione (alla memoria). Menzione particolare per Emanuele Gaz.«Se riuscite a trovare ogni anno 10 Giusti - ha commentato il ministro D'Incà - vuol dire che c'è ancora speranza. La Comunità celebra la festa del volontariato. Possiamo respirare a pieni polmoni, perché oggi, in verità, sembra esserci solo la festa dell'individualismo». Prendiamo il caso di Fiore De Bortoli. «Fiore è una persona umile, non una persona modesta. Non è modesta perché è straordinaria, quasi superba, la qualità morale del suo impegno per gli altri», si legge nella motivazione.Più nota la figura di Arnoldo Mosca Mondadori, discendente della famiglia degli storici editori, anche lui premiato. «L'impegno e le attività di Arnaldo Mosca Mondadori hanno le sembianze di una instancabile ricerca di senso. Ha avvicinato molti di noi alla porta del cuore e le sue parole, i suoi scritti, il suo esempio ci indicano la maniglia con cui aprire quella porta».Nel pomeriggio di ieri, l'incontro con ragazzi e giovani capaci di pensiero alto, attenti, coraggiosi, pronti a sfidare anche le difficoltà legate alla vita non sempre facile dei nostri territori. Testimonial 10 consiglieri comunali giovanissimi di Quero Vas, Feltre, Fonzaso, Sovramonte, Lamon Seren, Borgo Valbelluna, Arsiè. Alla sera, la messa nelle sale del Museo dei sogni, tra il vescovo Renato Marangoni e don Attilio Riva, direttore delle Poste Vaticane. La festa era iniziata venerdì con il ricordo dell'arbitro di calcio Luigi Agnolin, alla presenza, fra gli altri, di Daniele Chiffi, arbitro internazionale e del designatore Gianluca Rocchi.
Francesco Dal Mas